mercoledì 7 settembre 2011
Date a Cesare quel che è di Cesare (Boicotta il Supermedia parte seconda)
Iniziamo subito con una doverosa rettifica: il Supermedia, contro il quale mi sono recentemente eretto a Paladino della giustizia, in realtá non è una multinazionale. Appartiene ad una famiglia italiana, che 20 anni fa ha aperto il primo negozio e anno dopo anno è riuscita ad averne 32. E non smetteró mai di ricordare quanto sia importante, soprattutto di questi tempi, favorire le imprese nazionali a scapito di quelle estere (anche se effettivamente il discorso è sensato per i mercati in cui l'Italia è competitiva, quali frutta e verdura).
Questa illuminazione mi giunge oggi, in risposta al mio vecchio post Boicotta il Supermedia. E 'sti gran cazzi, cioè, è già un gran risultato: quando ho scritto ai Litfiba per lamentarmi del loro scioglimento, non mi si é cacato nessuno.
Eccomi quindi qui, ad organizzare un incontro con il direttore commerciale del Supermedia, che si é gentilmente offerto di spiegarmi le ragioni del mio disagio. E al quale chiederó: è possibile che in tutto il punto vendita quel giorno non ci fosse un solo addetto di grado superiore a quello che mi ha servito, a cui chiedere il permesso di cambiarmi il router?
Voglio dire... Son dovuto ripassare al pomeriggio perchè quel giorno il Supermedia era in mano ai ragazzini?
Vi terró aggiornati...
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