giovedì 13 ottobre 2011

Pizza allammerda

Stasera ho mangiato una pizza che puzzava di merda. Davvero. Pomodoro mozzarella speck peperoni e brie, mischiati insieme, per un risultato terrificante. Però era buona, davvero...
E' la solita metafora, non fermiamoci alle apparenze, assaggiamo prima di dire "non mi piace" o "mi fa schifo"...
Millenni di evoluzione hanno prodotto una delle specie più interessanti che ci siano sulla terra: gli uomini (ma anche le donne). Secondo me le scimmie che ci guardano allo zoo sono invidiose, perchè noi siamo tutti bellisimi,  ognuno diverso dall'altro o quasi... Eppure spesso ci assegniamo delle etichette, ci dividiamo in "gruppi": alti brutti magri bassi grassi belli... E questo finisce per farci perdere le particolarità, ciò che rende unico ognuno di noi. Io non so come etichettarmi. Sono alto quando prendo in braccio un bambino, basso se mi chino a pecora per farmi inchiappettare, bello per chi mi sta vicino e forse  brutto per chi non vuol perdere 5 minuti per conoscermi meglio. Allora niente etichette, mi accontento del mio nome. E della mia pizza allammerda. La prossima volta ci faccio mettere pure le cipolle.

PS so che state aspettando la seconda parte dell'intervista, ma la tizia che doveva trascriverla s'è presa un uccello di traverso e oggi non ha avuto tempo, rimedieremo al più presto!!

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