mercoledì 5 ottobre 2011

La vera verità sul processo di Perugia

La verità è questa: ci siamo rotti i coglioni!!
Della televisione, che non propone niente di più interessante (mi vanno bene anche i cartoni di Braccio di Ferro che vedevo da piccolo), e che fin dall'inizio ha manipolato l'informazione in modo da convincere tutti che quei ragazzi fossero colpevoli. Per l'audience, per tenerci attaccati allo schermo, per fare infinite puntate di "Blu Notte". Tra un po' ne parleranno anche a Mistero, perchè effettivamente è un mistero come un povero negro sia l'unico accusato di un concorso in omicidio. Che cazzo di concorso è? Se partecipa uno solo è chiaro che vince lui...

Ma l'Italia è piena di misteri, di casi irrisolti, di omicidi senza omicida. Maria Cinquepalmi (14 anni), Antonella Zaza (36 anni), Tina Ceci (37 anni), Matilde Doronzo (32 anni), Giovanna Sardaro (30 anni). Sono cinque donne, morte ieri nel crollo di un maglificio a Barletta. La prima, figlia dei titolari dell'azienda. Le altre 4, operaie pagate in nero a 3.95 € all'ora.    

Ma questi sono solo morti sul lavoro, non frega niente a nessuno. Parliamo allora dei 3 che forse (può darsi, cazzo ne so io?) hanno ucciso una studentessa a Perugia. Non sono un gran matematico, ma 5 perdite in teoria dovrebbero essere più gravi di una sola, almeno per quanto riguarda gli spettatori inermi della televisione. 5 morti sul lavoro non fanno notizia, non ci si può costruire il caso mediatico. Ma noi vogliamo saperlo: chi è il colpevole? chi è che ha ucciso queste donne? Forse i tecnici del comune, che durante il sopralluogo hanno risposto ai dubbi se la palazzina potesse crollare "non possiamo prevedere il futuro"?

Fino ad ora non ho volutamente espresso il mio parere sulla vicenda di Perugia: in effetti, temo che il mio giudizio sarebbe influenzato dai media che m'hanno stampato in testa l'immagine dell'Amanda gnocca manipolatrice, ma effettivamente non avevo tempo per andare al processo. Dovevo stare al telefono a cercare di contattare l'operatore di Aria per il mio wimax...

Di sicuro ci sono parecchie cose non chiare, i testimoni che cambiano versione mille volte, Mario Alessi (si, proprio quello) che dice di conoscere il vero killer, salvo poi essere smentito da un compagno di prigionia (ipotesi di corruzione??) Ma ripeto, non me ne frega più niente. Alla fine, da questa storia nessuno ne esce vincitore. I due ragazzi si son comunque fatti 4 anni di prigione, e ora difficilmente troveranno dei coinquilini nel caso volessero continuare l'Università. Meredith Kercher è morta, i suoi genitori non sanno ancora chi ha ucciso la figlia, Rudy Guede è in prigione, i genitori degli imputati devono pagare un fottìo di soldi di spese collegate al processo.

Il vero e unico mistero, che ancora attanaglia gli itagliani (è sbagliato ma mi piace scritto così) è: come cazzo avrà fatto Raffaele Sollecito a trombarsi quella gnocca di Amanda Knox?

Nessun commento:

Posta un commento