lunedì 24 ottobre 2011

Il gene del "machiccazzmenefuttammè"


Non ho scritto nulla, per cause di forza maggiore, per circa un paio di settimane. E mi dispiace ricominciare a farlo raccontando una tragedia, ma qualcosa dovró pur dire!
Ieri mattina, non so bene a che ora a causa del fuso orario, un terremoto di magnitudo 7.3 (che credo sia tanto) ha scosso la turchia, in una delle sue zone piú povere (per intenderci, dove le case le tirano su con la sabbia mischiata allammerda). Attualmente il bilancio è di circa 200 morti e 400 feriti, ma si sta ancora scavando e si stima che il numero possa arrivare intorno al migliaio. A questi 1000 morti dobbiamo aggiungere un ragazzo che è morto correndo in Moto 2 a Sepang, Giappone, e alcune migliaia di africani (bambini e adulti) che ogni giorno muoiono di fame o diarrea.

Mica tanto tempo fa è morto Steve Jobs, il fondatore della Apple e per molti "l'inventore dell'Iphone". Prima di tutto, chiariamo questo punto: Steve Jobs non ha inventato l'Iphone. Semplicemente, un giorno di tanti anni fa, qualcuno del suo team di ingegneri gli ha fatto vedere il progetto di un telefono "senza tasti, touchscreen, sul quale sarà possibile installare (previo pagamento) una moltitudine di giochi e app perditempo. Dato il suo particolare design e il marchio di fabbrica Apple, tale telefono poteà essere venduto a cifre pazzesche, del tutto irragionevoli"

Ora, non ci vuole un genio a capire che un prodotto del genere potrebbe spaccare i culi, e questo è quello che ha fatto Steve Jobs: ha detto "cazzo che figata, produciamolo e vendiamolo". Tutto qui.

Ma, piú di tutto, la morte di Steve Jobs m'ha fatto riflettere sull'instabilità del gene del "machiccazzmenefuttammè". Tale gene è un meccanismo biologico di autodifesa che ogni essere umano ha, in forma piú o meno sviluppata. È questo gene che permette di "ignorare" la morte di migliaia persone lontane, ad esempio i bambini africani, ma al contempo di soffrire genuinamente per la morte di persone vicine, parenti o amici.

Lontano dagli occhi, lontano dal cuore.

La morte di Steve Jobs sfida la stabilitá di questo meccanismo: un personaggio distantissimo, "quello che ha inventato il nostro telefono", muore e tutti ci riempiamo i profili di facebook di messaggi di cordoglio, e mettiamo mele e iphone al posto della foto del profilo.
Quando morirà Rocco Siffredi che cazzo ci mettiamo nel profilo?

Pochi giorni dopo è morto l'inventore del peacemaker: se n'è parlato cosí poco che non mi ricordo neanche come si chiamava. Come dire "frega un cazzo se mi batte il cuore, l'importante è avere le email sul cellulare"...

Personalmente, mi sento molto piú vicino a quest'ultimo personaggio, un ingegnere. In generale non mi piace molto l'idea di dare, alle diverse morti, dei diversi livelli di importanza e dignità. La morte è l'unica cosa che sia rimasta veramente democratica, in cui ognuno conta uno.

Ah, è morto anche Gheddafi. Ma di lui non mi frega davvero un cazzo, NO ALLA PENA DI MORTE ma quando uno se le cerca sono cazzi sui... Mi fa solo un po' vomitare quando me lo fanno vedere mentre sto mangiando, ma questo succede anche con Berlusconi che è ancora vivo

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