giovedì 25 agosto 2011

Generazione mille euro




Ventisei anni e ancora a casa coi miei. Credo di essere più o meno nella media nazionale, niente di strano. E vivo benissimo, non mi manca niente. Però credo sia giunto il momento di levare le tende e lasciare mamma e papà un pò da soli (anche se soli soli non sarebbero, visto che dopo di me ci sono altri 2 figli... Ma uno in meno è già qualcosa)... E iniziare una vita MIA. Peccato non sia così facile.


Una volta qualcuno mi ha detto che lo scienziato è uno che lavora sui sogni della gente... Che bello, lo voglio fare anch'io, voglio trovare la cura per le malattie brutte! Che ingenua... Era meglio se andavo a lavorare in banca, come mi ripete sempre mia madre.


Dunque... se ti vuoi occupare di ricerca devi fare 5 anni di università con annessi stage in cui lavori come un somaro senza essere retribuito, dopodiche altri 3 o 4 anni di dottorato di ricerca; se sei fortunato come me, ti danno una borsa di studio di 1000€ al mese (a volte anche meno, quando ti detraggono robe strane tipo la "tassa per il diritto allo studio"... Ma se è un mio diritto, perché devo pagare?!), se no ti arriva un calcio in culo, e i soldi per sopravvivere li recuperi svolgendo un secondo lavoro di notte (ehm...) o nel weekend (addio vita sociale). O ti fai mantenere ancora dai tuoi genitori, sante persone.


Altro requisito fondamentale per occuparsi di ricerca è andare a lavorare in un grande città. Di certo non lo puoi fare in un paesino in culo ai lupi come il mio, dove ci sono più mucche che abitanti. Qui da me se ne vanno quasi tutti a Milano. Ciò significa che la tua giornata lavorativa si allunga a 12 ore e devi spendere un sacco di soldi in benzina o mezzi pubblici di trasporto.


Perché con 1000€ al mese e un impiego come dottoranda non riesco ad uscire di casa DA SOLA (perché, se si fosse almeno in due, sarebbe più facile... Ma vallo a convincere il tuo fidanzato ad andare a convivere! Eheheh...)? In realtà non è proprio impossibile, dipende da cosa vuoi fare della tua vita. Se vuoi risparmiarti quelle 4 ore al giorno di viaggio e startene comodo a Milano puoi prenderti in affitto una stanzetta (badare bene, non un appartamento! Perché i prezzi dei monolocali a Milano si aggirano sugli 800€ al mese!) in una casa in condivisione con altre persone, di solito sconociute. Potrebbe anche essere divertente, se si diventasse amici... Una convivenza alla ""Friends"... Comunque ti vanno via 300-400€ al mese, ti giran le balle per una stanzetta del cazzo! E c'è poco margine per metter via soldi per il futuro... Se preferisci restare in culo ai lupi nel tuo paesello, con quella cifra ti ci puoi permettere un appartamento. ma aggiungici le spese di trasporto, c'è sempre poco margine per i risparmi. Io però non vorrei andare in affitto. Mi piacerebbe investire i soldi in un mutuo per una casetta che un giorno chissà quando sarà mia... Impossibile. Il dottorando non percepisce uno stipendio, ma una borsa di studio. E per soli 3 anni sicuri, poi chissà... Non me lo concederanno mai. E comunque sa sola non ce la posso fare lo stesso. Ecco perchè sono una "bambocciona"...


Concludo con una statistica. M'ha detto che le parolacce fan ridere, perciò meglio se ce ne metto un pò in quello che pubblico. Vediamo, 3 "culo" e un "cazzo"... Pochine... Vabbè, sempre meglio di 3 cazzi in un culo!












1 commento:

  1. Yeeee il mio primo commento sul rutteto!!!
    Condivido in pieno quello che c'è scritto...Mi sa proprio che siamo in tanti in questa condizione. Si parla tanto che la crisi spazzerà via quelli che sono i vecchi meccanismi, lasciando spazio alle idee fresche, creative e giovani. Ma non vedo proprio la luce in fondo al tunnel. La crisi c'è, il lavoro poco, stipendio men che meno. Non mi lamento del mio lavoro, è già tanto che sia riuscita, anche se per meno di un anno, ad uscirmene di casa, ma sempre con quella precarietà che trovo ingiusta per delle persone che si sono e si stanno facendo un culo così. Ma si sa...In Italia vanno avanti le veline, i Corona e gli amici della televisione di Silvio.

    Prima o poi ce la faremo anche noiiii!!!!

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